Pubblicato su Aljazeera il 06/12/2024
Il 5 dicembre, Amnesty International ha dichiarato che Israele sta commettendo il crimine di genocidio
ai danni dei palestinesi a Gaza.
Il genocidio è criminalizzato dalla Convenzione sul genocidio, ratificata da Israele nel 1950, un anno dopo essere stato riconosciuto come stato dalle Nazioni Unite.
“Ci sono sufficienti prove per credere che la condotta di Israele a Gaza dopo il 7 ottobre 2023 equivalga ad un genocidio,” ha dichiarato Amnesty nel suo rapporto.
Amnesty non è la prima organizzazione a concludere che Israele stia commettendo un genocidio.
Perchè Amnesty ha deciso di utilizzare la definizione di “genocidio”?
Il genocidio, per definizione, è costituito da cinque atti specifici. Amnesty International ha rilevato che Israele ne sta commettendo tre:
1) Uccidere i membri di un gruppo.
2) Causare gravi danni fisici o mentali a individui appartenenti a tale gruppo.
3) Creare deliberatamente condizioni di vita che mirano a distruggere fisicamente un gruppo, in tutto o in parte.
Amnesty ha condannato specificamente Israele per aver usato la fame come metodo di guerra – (punto 3 sopra)
Come potenza occupante, Israele ha l’obbligo legale di fornire alla popolazione di Gaza tutte le provviste e i beni di prima necessità. Ma da quando Israele ha iniziato la sua guerra su Gaza il 7 ottobre 2023 – a seguito di un attacco condotto da Hamas su Israele in precedenza quel giorno – ha tagliato l’acqua, il carburante e quasi tutti gli aiuti umanitari per raggiungere i civili a Gaza.
Società civile palestinese
In una dichiarazione schiacciante, risalente ad un mese dopo che Israele ha iniziato la sua offensiva su Gaza, al-Haq, il Centro palestinese per i diritti umani, e l’Al-Mezan Center for Human Rights hanno dichiarato che Israele intende spazzare via il popolo palestinese “in tutto o in parte”.
Hanno lanciato l’allarme sul “chiaro rischio di genocidio” che i palestinesi affrontano a Gaza, concentrandosi sulla retorica disumana dei funzionari israeliani.
Tra queste, l’allora ministro della difesa Yoav Gallant – ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità – che ha definito i palestinesi “animali umani”.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha anche dichiarato: “Non ci sono civili innocenti a Gaza.”
Centro per i diritti costituzionali (Stati Uniti)
Il CCR, un’associazione legale statunitense che combatte per i diritti civili dal 1966, ha anche dichiarato che Israele sta commettendo un genocidio a Gaza.
Il 18 ottobre 2023, CCR ha pubblicato un’analisi legale sulle violazioni di Israele della Convenzione sul genocidio e ha anche criticato l’amministrazione statunitense.
Il governo degli Stati Uniti ha fornito circa il 69 per cento delle armi che Israele usa per attaccare Gaza – comprese le bombe di grandi dimensioni e non di precisione che infliggono sofferenze sproporzionate ai civili – jet militari, e altra artiglieria.
“E’ possibile sostenere che le azioni degli Stati Uniti per promuovere l’operazione militare israeliana, la chiusura e la campagna contro la popolazione palestinese a Gaza equivalgano a complicità,” ha detto il CCR in una dichiarazione.
Relatore speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati
Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione in Palestina, ha concluso che Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi a Gaza.
Nella sua relazione di marzo intitolata “Anatomia di un genocidio“ ha anche scoperto che Israele stava commettendo tre dei cinque atti che definiscono il genocidio.
Ha evidenziato che oltre a negare aiuti e cibo salvavita ai palestinesi, Israele sta distruggendo la popolazione attraverso la sistematica distruzione di ospedali e terreni agricoli.
“Il genocidio israeliano dei palestinesi a Gaza è una fase di escalation di un lungo processo coloniale di cancellazione degli insediamenti”, ha detto Albanese.
Corte internazionale di giustizia
La Corte mondiale dell’ONU ha stabilito il 26 gennaio che i palestinesi erano “a rischio” di genocidio.
Questo è un caso sollevato dal Sud Africa contro Israele per aver commesso genocidio e rimane tuttora in corso, mentre altri stati continuano ad inoltrare richieste alla corte nel tentativo di ottenere che Israele ponga fine alla sua guerra su Gaza.
Le udienze di gennaio 2024 hanno visto la corte emettere un ordine vincolante per Israele di fermare gli atti di genocidio aumentando l’aiuto umanitario.
Israele è obbligata a riferire alla corte su base mensile per dimostrare come ha rispettato gli ordini – una valutazione continua che potrebbe richiedere anni.
Fino ad ora, Israele ha sfidato gli ordini della corte e ha invece ucciso i soccorritori e i funzionari a Gaza che sono indispensabili per la distribuzione degli aiuti umanitari.
Funzionari israeliani hanno cercato di diffamare la corte definendola come “antisemita” e hanno sostenuto che l’obbiettivo del Sud Africa sia “fornire copertura legale per Hamas”.
Quali paesi accusano Israele di genocidio?
Finora, 14 paesi hanno aderito o hanno segnalato la loro intenzione di aderire al processo per genocidio del Sud Africa contro Israele nella Corte Mondiale.
Sono Belgio, Bolivia, Cile, Colombia, Cuba, Egitto, Irlanda, Spagna, Libia, Maldive, Messico, Nicaragua e Turchia.
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