Il capo della polizia irlandese ha ammesso la validità di alcune delle istanze presentate.
Pubblicato da Fiachra Gallagher
Ven 17 ott 2025 su Irishtime.com
L’Alta Corte irlandese ha appreso che la Garda Síochána [il corpo di polizia irlandese, n.d.t.] riesaminerà il reclamo di un palestinese contro Airbnb, secondo cui i coloni israeliani avrebbero utilizzato il sito web per pubblicizzare immobili in affitto costruiti su terreni a lui rubati in Cisgiordania.
L’uomo, residente in Cisgiordania, ha avviato a luglio un procedimento di revisione giudiziaria contro il Commissario della Garda, chiedendo di annullare la sua decisione di non indagare sulla denuncia dove si affermava che Airbnb è “complice del reato di trasferimento, complice del reato di appropriazione indebita e riciclaggio di denaro“.
Secondo l’uomo, il fatto che Airbnb conceda di affittare bungalows sul terreno dell’uomo tramite operazioni presso i suoi uffici di Dublino costituisce un reato.
La sede di Airbnb a Dublino, ad Hanover Quay, è il quartier generale dell’azienda per le sue operazioni in Europa e Medio Oriente. Airbnb è stata contattata per un commento sulle lamentele dell’uomo.
Giovedì l’avvocato Aoife McMahon, che rappresenta l’uomo palestinese, ha riferito alla giudice Mary Rose Gearty che il commissario stava ammettendo la validità di alcune istanze e ha affermato che la denuncia sarebbe stata riesaminata dall’An Garda Síochána.
Remy Farrell SC, in rappresentanza del commissario, ha affermato che vi è stato consenso sulle istanze.
La giudice Gearty ha emesso un’ordinanza che annulla la decisione della Garda di non indagare sulla denuncia dell’uomo.
Un ordine di riservatezza sulle generalità dell’uomo era stato precedentemente concesso dopo che l’avvocato aveva sostenuto che la sua identificazione lo avrebbe messo “in pericolo da parte delle autorità israeliane”. L’uomo è stato affiancato nella sua azione legale da Sadaka, un’organizzazione non governativa irlandese che si batte per la libertà e i diritti dei palestinesi.
Secondo i documenti, qualche tempo dopo lo sfratto dell’uomo dalle sue terre iniziarono i lavori di costruzione e vennero erette due capanne.
Per questo motivo, sostiene, i coloni israeliani stanno “traendo profitto dalla costruzione illegale di terreni palestinesi di proprietà privata” senza il consenso dell’uomo.
Nell’agosto 2023 è stato presentato un reclamo alla Garda in merito al presunto ruolo di Airbnb nel processo di locazione.
Nella denuncia si sosteneva che Airbnb Ireland UC avesse commesso reati ai sensi di varie leggi irlandesi: la Convenzione di Ginevra, la Corte penale internazionale e la legge sul riciclaggio di denaro e sul finanziamento del terrorismo.
La Convenzione di Ginevra e la legge sulla Corte penale internazionale danno attuazione nel diritto irlandese alle Convenzioni di Ginevra e allo Statuto di Roma, che ha istituito la Corte penale internazionale. Entrambe le leggi prevedono la giurisdizione extraterritoriale, come nel caso dell’uomo.
Tuttavia, nel novembre 2024, l’Ufficio Nazionale per la Criminalità Economica della Garda aveva concluso che non vi fossero reati “commessi in questa giurisdizione” e, pertanto, non era giustificata un’indagine penale. Una revisione di tale decisione era giunta alla stessa conclusione.
Nel procedimento di appello giudiziario, l’uomo ha affermato che il materiale presentato alla Garda “dimostra chiaramente che dei reati sono stati commessi in Irlanda”.
Una portavoce di Airbnb ha dichiarato: “Airbnb opera nel rispetto delle leggi vigenti in Irlanda. Dal 2019, la politica di Airbnb è quella di donare tutti i profitti generati dal numero molto limitato di prenotazioni in tutta la Cisgiordania”.
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